UTILIZZO
I rami, dalla rapida crescita (anche 1 metro e mezzo l’anno) non sono autoportanti ma hanno bisogno di un sostegno a cui si attorcigliano saldamente. Possono formare pergolati, tunnel, a mo’ di siepe su ringhiere, per coprire muri o pareti dove possono raggiungere anche i 15 metri di altezza e gli otto di larghezza. Il glicine può essere coltivato ad albero con un solo tronco con chioma non molto ordinata ma veramente spettacolare.
TERRENO ESPOSIZIONE E RUSTICITA’
Può essere coltivato in tutti i terreni, anche quelli più poveri e asciutti, ma si adatta male in quelli troppo compatti e calcarei o con umidità stagnante. L’esposizione ideale del glicine è a pieno sole, ma cresce bene anche a mezz’ombra o addirittura all’ombra completa, anche se ciò si ripercuote sulla fioritura che sarà più tardiva e meno abbondante. La wisteria è una pianta rustica che troviamo in tutta Italia, dalle località marine alle zone di montagna, almeno fino ai mille metri di altezza, in grado di resistere a temperature anche di -15°C.
PIANTAGIONE
La messa a dimora di una pianta di glicine non è diversa da quella di qualsiasi altra pianta rampicante. Prima di tutto occorre scavare una buca con larghezza e profondità doppia rispetto al diametro del vaso. Quindi si riempie parzialmente la buca con una miscela di terra, terriccio universale da giardino di ottima qualità e concime organico a lenta cessione. Inseriamo quindi la pianta avendo cura che la zolla sia ricoperta da un paio di centimetri di terra e riempiamo completamente con la miscela necessaria, effettuando una leggera pressione tutto intorno alla pianta in modo da compattare il terreno e non lasciare vuoti. Infiamo quindi innaffiare abbondantemente, soprattutto nei mesi caldi, per compattare il terreno e far arrivare l’acqua alle radici del glicine.
CONCIMAZIONE
Le giovani piante hanno bisogno dell’apporto di elementi nutritivi per cui è bene somministrare all’inizio della primavera e a metà estate un buon concime universale a lenta cessione. A partire dal terzo anno dopo l’impianto se vogliamo avere una bella fioritura sostituiamo il concime universale con uno a base di potassio, da dare una volta l’anno a primavera. E’ importante comunque non utilizzare più dopo il terzo anno il concime universale in quanto questo contiene anche azoto che favorisce uno sviluppo rigoglioso della vegetazione a scapito però della fioritura.
POTATURA
Al momento della piantagione non occorre effettuare alcuna potatura. Negli anni siccessivi saranno invece necessari uno o due interventi l’anno tesi a contenere la crescita e a dare alla pianta una forma più ordinata. La potatura principale va effettuata nel mese di febbraio. Si elimineranno tutti i rami secchi, deboli o danneggiati e si taglieranno i vecchi rami dando la forma desiderata. I rami dell’anno precedente vanno accorciati lasciando dalle 4 alle 6 gemme. In questo modo conteniamo il numero dei nuovi rami: tutta la forza della pianta si riverserà su questi e avremo una fioritura con grappoli più grossi ed eleganti. Nei mesi di luglio ed agosto possiamo effettuare una seconda potatura accorciando i rami di un anno a circa un metro di lunghezza. Non è un’operazione obbligatoria e viene effettuata solo da chi vuole avere la pianta sempre ordinata. Sia a febbraio che ad agosto è necessario togliere i polloni che si sono formati al piede della pianta e che, oltre a creare disordine, tolgono al glicine forza e vigore.